La Mattanza in scena, contro la violenza sulle donne

27 11 2009

Gemma Messori

L’allestimento scenico è semplice. Antonella si presenta al pubblico, legge la sua parte, si accascia come un fiore disidratato, per terra. Come una donna che subisce violenza. Poi raggiunge il paravento e cede la parola a Gemma. Lo stupro mitologico fatto ai danni di Filomena da Tereo, trasformato poi in upupa, Quello raccontato da Franca Rame e vissuto sulla propria pelle. Quello narrato da Antonella, alternandosi a Gemma, l’acqua con cui si cerca di pulire la macchia…
La piccola Angie de Il rifugio del capitano Achab, che fa esplodere se stessa insieme al segreto che racchiude, l’orrore celato dalla porta chiusa della sua camera.
La chitarra di Fabrizio, con racconta storie, cantando.
E’ il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Fenomeno che, secondo i recenti dati Istat si esprime in numeri agghiaccianti: 7milioni di donne in Italia, di età compresa tra i 16 e i 70 anni ne hanno subita una. E nella violenza contro le donne se ne esprime una seconda: quella dell’omertà, della vergogna indotta, un senso di colpa ancestrale che deriva da una cultura ancora troppo impregnata di maschilismo.
Ma la vera vergogna, e la trasposizione teatrale lo comprova, non proviene tanto dall’atto brutale, quanto dalla posizione della vittima, spesso ricattata o oppressa da un senso di colpa innestato dall’aguzzino.
Un bavaglio che ti soffoca e che ti accompagna nella quotidianità. Soltanto togliendo questo bavaglio, qualcosa è possibile. La colomba bianca di Gemma che si eleva…
Perché chi subisce violenza, anche se si sente sporcata dentro, in realtà non ha niente da recriminare, ed è come quel dolce volatile che guarda al cielo, verso cui vuole volare, come donna libera.
”La mattanza” ha regalato emozioni, in un’atmosfera tesa ed emozionata. La sala era gremita e gli applausi sono stati calorosi e sentiti.
E’ andata in scena a Villa Giardino di Cavezzo, provincia di Modena. Il progetto è stato curato da Antonella Iaschi e Gemma Messori, realizzato con la collaborazione della locale libreria, Il papavero giallo ,di Noidonne.org e dell’Amministrazione. E’ patrocinato dalle Consigliere di Pari Opportunità della Provincia di Modena.


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Una risposta

4 12 2009
Antonella

Grazie. Un abbraccio
Antonella

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